L’argilla è un sedimento non litificato (quindi non una roccia sedimentaria) estremamente fine e composta da minerali detti fillosilicati (minerali caratterizzati da una struttura a strati tetraedrici) comunemente chiamati minerali argillosi.
L’argilla espansa si ottiene dalla cottura dell’argilla precedentemente macinata alla granulometria prescelta a seconda dell’utilizzo. Man mano che la temperatura dell’argilla aumenta, a causa dello sviluppo di CO2 e di H2O, vi è l’aumento di volume. La liquefazione parziale e la rotazione del materiale danno vita a piccole sfere dotate di alveoli distribuiti in maniera omogenea nel granulo.
Proprio il passaggio in forni ad alta temperatura rende le sfere estremamente leggere e porose con un involucro esterno vetrificato dopo una cottura che va dai 1100 ai 1200 °C.
Qualità:
- Leggerezza grazie alla struttura alveolare omogenea nel granulo prodotto
- Resistenza meccanica alla pressione che aumenta in maniera proporzionale al diminuire del diametro delle sfere di argilla
- Impermeabilità
- Potere isolante sia termico che sonoro dovuti rispettivamente alla bassa conducibilità termica e al potere fonoassorbente
Come utilizzarla
Grazie alle sue proprietà questa tipologia di argilla è molto utilizzata in edilizia. A seconda della dimensione delle sfere argillose si può creare un materiale da costruzione diverso. Eccone alcuni:
- calcestruzzo alleggerito che si ottiene sostituendo gli aggregati pesanti con aggregati più leggeri come argilla espansa, perlite, vermiculite, pomice o scisti calcinati
- laterizi refrattari, cioè composti di cemento e argilla espansa, utili alla costruzione di componenti destinati a durare nel tempo e a resistere alle temperature come forni o stufe
- massetti destinati ad un intenso calpestio grazie alla resistenza meccanica alla pressione dell'argilla espansa
- intonaci di fondo o di finitura grazie alla sua impermeabilità
- sottotetti e coperture in cui è necessaria leggerezza e porosità