I dispositivi in ghisa sferoidale rappresentano le soluzioni più diffuse per la realizzazione di chiusini e caditoie in ghisa. La progettazione di tali dispositivi si avvale della ottimale resistenza meccanica intrinseca della ghisa sferoidale, la quale permette il contenimento dei pesi e la realizzazione dei particolari di fusione con spessori ridotti.
La ghisa sferoidale (GS) è il risultato ottenuto dalla trasformazione delle lamelle di grafite, presenti nella ghisa, in sferoidi. Questo consente di eliminare i rischi di propagazione delle possibili rotture che si possono creare nelle tradizionali lamelle, evitando così una situazione di pericolo alla circolazione.
La ghisa sferoidale non solo risulta essere più resistente alla corrosione naturale ed è facilmente lavorabile, ma presenta ulteriori qualità:
- Caratteristiche meccaniche più elevate
- Una capacità di deformazione, prima del punto di rottura, superiore a quella della ghisa lamellare
- Una elevata resistenza agli urti e alla rottura che permette di ottenere prodotti più leggeri rispetto a quelli in ghisa lamellare
Normativa UNI EN 124 per chiusini e caditoie in ghisa sferoidale
La normativa UNI EN 124 (2015) definisce la terminologia, la classificazione, i materiali, i principi di costruzione, le prove di tipo, la marcatura e il controllo della qualità dei dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali (caditoie e chiusini). I dispositivi sono inoltre divisi in classi ad ognuna delle quali corrisponde un luogo dove possono essere impiegati. La scelta della classe appropriata ricade sotto la responsabilità del progettista, e nel dubbio è il caso di scegliere la classe superiore.
Classificazione
I dispositivi di coronamento e chiusura si suddividono nelle seguenti classi:
- A 15
- B 125
- C 250
- D 400
- E 600
- F 900
(classe A15 Minima, carico di rottura> 15kn – 1,5 tonn.)
Impiegati in zone che possono essere utilizzate esclusivamente da pedoni e ciclisti.
(classe B125 Minima, carico di rottura> 125kn – 12,5 tonn.)
Per utilizzo in zone nelle quali possono accedere mezzi molto leggeri: marciapiedi, zone pedonali, aree di sosta e parcheggi multipiano per automobili.
(classe C250 Minima, carico di rottura> 250kn – 25 tonn.)
Per utilizzo in parcheggi di autovetture, piazzali, siti industriali ed aree con movimentazione lenta.
(classe D400 Minima, carico di rottura> 400kn – 40 tonn.)
Per utilizzo in zone accessibili ad autovetture e camion, incluse carreggiate stradali, banchine ed aree pedonali.
(classe E600 Minima, carico di rottura> 600kn – 60 tonn.)
Aree soggette a forti carichi per asse, per esempio pavimentazioni di porti e aeroporti.
(classe F900 Minima, carico di rottura> 900kn – 90 tonn.)
Aree soggette a carichi per asse particolarmente elevati, per esempio pavimentazioni di aeroporti.